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Il belvedere su Petriolo
All’interno delle mura castellane gli spazi sono piccoli ed angusti, e i due larghi che si possono incontrare sono il frutto di una recente distruzione di edifici antichi.
Le vie anguste testimoniano sicuramente la trascorsa realtà medievale, ma l’impianto urbanistico ricorda il periodo settecentesco.
*Il castello
L'architettura del borgo
Nel Settecento l’architetto Pietro Augustoni, operante nel Fermano, ha messo mano alla struttura urbanistica del paese, creando il belvedere di Piazza S. Martino dove si affacciano le Chiese della Madonna della Misericordia e dei Santi Martino e Marco e il Palazzo Comunale, e ristrutturando gli edifici preesistenti. In Via Martello è poi presente la piccola Chiesa del Suffragio.
In via de’ Nobili esiste un palazzo, che era adibito a granaio dei conti Catalani e che nel piano terra ospita ancora una cantina di vinificazione del vino cotto.
La storia ha lasciato a Petriolo numerose opere d’arte.
Del V secolo restano due immagini sacre: la Madonna del Soccorso, conservata presso la piccola Chiesa del Soccorso; presso la Chiesa della Misericordia sono conservate la Madonna Lignea di Giovanni Aquilano, il dipinto di Ciro Pavisa, una tela di Andrea De Magistris e una tela di Durante Nobili.
Inoltre trovano posto le porte di Sesto Americo Lucchetti, che narrano il miracolo dei buoi. Lo scultore Diego De Minicis avrebbe dovuto realizzare per la Chiesa della Misericordia un’opera che raffigurasse la Via Crucis.
Purtroppo sia l’incomprensione tra lo scultore e Mons. Manfroni sia la guerra di Russia hanno stroncato questa iniziativa. Lo scultore creò solo tre stazioni, di cui ne restano due, visibili nel Museo Comunale Diego De Minicis.