Bernardo Bernasconi
Bernardo Bernasconi nasce a Petriolo il 3 agosto 1830 da Raffaele Bernasconi, di professione muratore e da Lorenza Cruciani.
Il giovane Bernardo compie il corso degli studi primari a Petriolo e, dotato di ingegno e di interesse per le materie scientifiche, prosegue nella sua formazione sotto la guida dello zio materno don Giuseppe Cruciani. Coltivando la passione per la medicina, intorno al 1850 si iscrive all’Università di Macerata.
La sua numerosa famiglia non può sostenere le spese per gli studi accademici e così Bernasconi, rivolgendosi al municipio di Petriolo, ottiene un sussidio economico, che gli permette di completare l’università. Il 2 aprile 1858 si laurea in medicina a Roma e subito concorre per le condotte mediche di Torrita Tiberina, quindi di Selci, di Monterotondo e nel maggio 1866 ottiene la condotta medica di Poggio Mirteto.
Nel frattempo, nel 1865 consegue presso l’ateneo bolognese la specializzazione in chirurgia. Dopo l’annessione di Roma al regno d’Italia, Bernardo Bernasconi ottiene un incarico ben remunerato presso l’ospedale di Santo Spirito in Sassia di Roma. Nella capitale entra in contatto con alcuni esponenti parlamentari, membri della sinistra storica, mazziniani e garibaldini, tra cui Luigi Miceli, Michele Amadei, Tommaso Villa, Guido Baccelli. Nel 1880 proprio il suo amico Luigi Miceli, allora ministro dell’agricoltura, lo incarica di recarsi a Caprera per prendersi cura della salute del generale Giuseppe Garibaldi.
Grazie all’alta reputazione cui gode Bernasconi presso gli ambienti capitolini di ottimo e stimato professionista, nel luglio 1880 parte per Caprera. Si trattiene sull’isola per circa un mese prestando la sua opera nel curare Garibaldi e i membri della sua famiglia. Garibaldi si mostra assai riconoscente e instaura con il medico petriolese un rapporto di sincera stima ed amicizia, che durerà sino alla morte dell’ eroe dei due mondi, nel 1882.
Nel 1883 Bernardo Bernasconi ottiene la condotta medica di San Ginesio, dove di trasferisce per essere più vicino alla famiglia di Petriolo. Ha un’unica figlia, Matilde, che nel 1894 sposa il conte Giacomo Brunoni, nobile di Lugnano in Teverina, amena località in provincia di Terni.
Qui muore il 22 aprile 1902 all’età di 71 anni.
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