Marco De Nobili
Petriolo 4 agosto 1770 – Macerata 24 maggio 1855
Figlio di Nicola De Nobili, compie i primi studi in patria, quindi a Fermo dove si applica con profitto nello studio dei corsi di Umanità ed Eloquenza nella locale Università, dove tra l’altro segue anche i corsi di Poetica, sia latina che italiana con l’abate Garulli.
Trasferitosi presso l’ateneo maceratese, qui studia giurisprudenza, diritto civile e canonico. Si applica nella pratica legale sotto la direzione di Domenico Pantaleoni per lo spazio di tre anni, con grande impegno e lode.
Monsignor Angelo Altieri, Governatore Generale della Marca di Ancona, lo chiama presso di se affidandogli l’incarico onorevole di aiutante di studio, ossia di Vice Uditore. Dopo due anni il De Nobili si trasferisce a Roma, presso lo studio dell’avvocato Baldini, Curiale collegiale e fiscale della Reverenda Fabbrica di San Pietro, dove rimane per lo spazio di sei anni.
Laureato in ambo le leggi a Macerata nel 1795, nello stesso anno viene ascritto come socio della celebre Accademia dei Catenati di quella città. Eletto Governatore di Petriolo nel 1799- 1800.
Agli inizi dell’ottocento si trasferisce a Macerata, dove entra in contatto con ambienti legati alla carboneria. Nel 1820-21 figura tra soggetti coinvolti nella trama e tentativo rivoluzionario ordito nel capoluogo marchigiano , elaborando insieme ad alcuni amici, tra i quali Pirro Aurispa (1799-1868), un piano di sollevazione armata che da Macerata avrebbe dovuto estendersi nei paesi vicini, per indurre i carbonari a insorgere in tutte le Marche, favoriti dalla promessa partecipazione dei patrioti del Regno di Napoli.
La trama fallì per il tradimento di alcuni affiliati. Tra alterne vicende, si dedica alla professione di avvocato.
Si spegne a Macerata il 24 maggio 1855 all’età di 84 anni.
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