Giuliano Catalani

Categoria: Benefattori

Petriolo 26 febbraio 1582 – ivi 12 settembre 1656

Figlio di Marino di Lattanzio e donna Orfina di ser Fabio Filetico da Mogliano, appartenente ad una delle principali famiglie del luogo ,“… stata sempre benefattrice e benemerita dell’intero paese …”.

Si sposa il 28 maggio 1600 con Quintia Siciliani (1581-1613), dalla quale unione nascono diversi figli, morti tutti in età infantile, tranne Marino (1607 – 1673).

Mortagli la prima moglie si risposa il 14 novembre 1620 con Maria figlia di Giovanni Lauri da Petriolo, da cui nasceranno altri 11 figli.

Annoverato tra i principali possidenti del luogo, ricopre incarichi pubblici in servizio della comunità petriolese, grazie al suo temperamento mite e saggio. Durante gli anni penuriósi del 1620-1625 Catalani si adopera attivamente sia per fornire il grano alla popolazione di Petriolo, sia prestando denaro alla Comunità per servizio dei bisognosi.

Nel 1630 per secondare la volontà del suo fratello defunto don Quintilio Catalani, già prevosto della Chiesa di S. Martino, erige per sua devozione nella Chiesa della Misericordia l’altare dedicato a S.Antonio Abate, protettore particolare della famiglia Catalani, provvedendo al suo mantenimento.

L’8 maggio 1656, durante la S. Visita del vescovo di Fermo cardinale Carlo Gualtieri, il Catalani emette formale obbligazione per se e suoi eredi e successori di mantenere in perpetuo l’altare sunnominato, e di farvi sempre celebrare ogni settimana due messe in giorni a piacere. Il detto altare viene poi formalmente acquistato in proprietà dal Catalani che vi fa apporre lo stemma gentilizio della sua nobilissima casa.

Giuliano Catalani muore a Petriolo il 12 settembre 1656 all’età di 74 anni.